La sicurezza idrogeologica e la disponibilità di risorsa idrica sono le fondamenta su cui poggia lo sviluppo economico e sociale di un territorio rurale. Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno è l’ente a cui la Regione Toscana ha affidato il compito di prevenire allagamenti e alluvioni, da un lato; studiare, progettare e realizzare nuove reti ad uso prevalentemente irriguo, ma non solo.
Il Direttore Generale Francesco Lisi ha presentato la programmazione dell’attività del Consorzio alla delegazione OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ospite della Provincia di Arezzo, per una visita di studio sul programma “The Future of Rural Manufacturing” che ha previsto tappe anche a Grosseto e a Firenze.
“Nella Sala dei Grandi abbiamo partecipato ad una giornata di confronto importante tra gli attori locali e la delegazione internazionale, alla presenza di referenti nazionali e regionali. L’iniziativa ha permesso di evidenziare pregi e criticità di vivere e operare nelle aree rurali – ha commentato il Direttore – ed è stata l’occasione per apprezzare le numerose esperienze aziendali di altissimo valore che operano nella provincia aretina”.
“L’acqua è il motore essenziale di tutte le attività e dello sviluppo socio economico del territorio. Il Consorzio ha il delicato compito di evitare che questa da risorsa si trasformi in problema, lavorando sul fronte della prevenzione del rischio alluvioni ed allagamenti e allo sviluppo di progetti volti a trattenere l’acqua nelle stagioni in cui cade in abbondanza per distribuirla quando serve”.
“Garantire una quantità di risorsa sufficiente è fondamentale, soprattutto ora che i cambiamenti climatici hanno profondamente modificato la quantità, la concentrazione, l’intensità delle piogge. Nel corso dell’audizione – ha concluso il Direttore Lisi – abbiamo illustrato i numerosi progetti per la difesa idrogeologica e la fornitura di acqua alle imprese agricole (e non solo!), a cui stiamo lavorando e che riteniamo strategici per l’ulteriore crescita e sviluppo del territorio provinciale. Già ora, le reti consortili servono centinaia di utenze. Tra queste ricordiamo anche due realtà industriali importanti come la Polynt e la Lem”.