SAN GIOVANNI V.NO – E’ stato siglato l’accordo fra l’Amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno e il Centro provinciale per istruzione degli adulti di Arezzo. Obiettivo quello di promuovere il recupero dello svantaggio culturale di persone con bassa scolarità, favorendo l’acquisizione delle competenze di “alfabetizzazione funzionale” e di “competenze chiave” da spendere in prospettiva occupazionale.
Ma sono previsti anche percorsi formativi destinati a coloro che non hanno conseguito o non sono in grado di dimostrare di avere il titolo di studio del primo ciclo e percorsi di istruzione e formazione professionale, i cosiddetti Iefp, finalizzati al conseguimento di una qualifica specialistica. Il Comune intende inoltre avviare iniziative di ampliamento dell’offerta formativa per lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, con particolare riferimento a quella alfabetico funzionale (lingua italiana a livello intermedio), multilinguistica (inglese) e digitale (informatica di base).
Il Cpia rappresenta, sul territorio, un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per coordinare e realizzare azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento per la presa in carico della popolazione adulta, in particolare stranieri e per organizzare e attuare azioni destinate alla popolazione adulta che favoriscano l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle competenze determinanti per l’apprendimento duraturo.
L’accordo, siglato nei giorni scorsi, è un passaggio fondamentale che pone inoltre le premesse per riattivare la sede del Cpia all’Istituto comprensivo Marconi di San Giovanni Valdarno.
“Grazie a questo accordo – sottolinea l’assessore al welfare e alle politiche sociali Nadia Garuglieri – possiamo offrire anche a San Giovanni un servizio utile agli stranieri e molto apprezzato come i corsi gratuiti di Italiano per prepararsi all’esame di livello A 2, necessario per l’ottenimento del permesso di soggiorno. L’intenzione della nostra Amministrazione è quella di promuovere, attraverso il Cpia, non solo corsi di italiano ma percorsi di istruzione e formazione per il recupero dello svantaggio culturale di persone con bassa scolarità, per favorire il conseguimento di titoli di studio del primo ciclo oltre all’acquisizione delle competenze necessarie da spendere in una prospettiva occupazionale.
Un grazie alla dirigente scolastica del Cpia 1 di Arezzo per la disponibilità collaborativa ma anche per l’energia positiva e propositiva con cui non solo ha condiviso la nostra proposta ma ha rilanciato immediatamente suggerendo, per il periodo estivo, una sperimentazione che arricchirà il nostro territorio di nuove offerte formative. In particolare: una proposta alfabetico funzionale (lingua italiana a livello intermedio), una proposta multi linguistica (inglese) ed una digitale (informatica di base). Per il nostro territorio è un’opportunità concreta di integrazione, promozione della cittadinanza e dei diritti di ciascuno”.