di Laura Privileggi
L’accaduto inizia con una chiamata di aiuto arrivata alla centrale operativa della Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno. La telefonata lasciava intuire che si fosse verificato uno degli episodi più gravi che possono richiedere l’intervento di una pattuglia dell’arma dei carabinieri.
Dall’altra parte del telefono cera un bambino infatti che chiedeva il nostro intervento in quanto era appena stato aggredito. Chiaramente l’operatore della centrale si è immediatamente allertato , dando l’allarme e facendo convergere sul posto tutte le pattuglie disponibili. Inoltre è stata subito allertata l’intera scala gerarchica segnalando l’accaduto che aveva in prima battuta tutte le sembianze di un episodio di estrema gravità.
Soprattutto alla luce della tenerissima età del segnalante un bambino di 10 anni appena. Quanto segnalato si è svolto nei pressi di un Oratorio del Valdarno Aretino, aveva tutte le caratteristiche della tragedia sfiorata. La prima pattuglia a giungere sul posto è stata la gazzella della aliquota radiomobile che immediatamente si è sincerata di ricostruire quanto accaduto. La prima preoccupazione era quella di raccogliere immediatamente e con la massima genuinità le dichiarazioni della parte offesa, particolarmente cruciali soprattutto laddove l’aggressione fosse stata perpetrata in assenza di testimoni.
A quel punto l’incredibile (e per una volta quanto mai positiva) scoperta: il bambino immediatamente localizzato con una evidente espressione contrariata sul volto non era stato aggredito dall’orco di turno ne bullizato dalla baby gang di quartiere . Si era trattato molto più semplicemente di una banale lite fra bambini. In particolare l’aggressione (se così si può chiamare) era stata operata da una bambina , di poco più grande stufa delle continue attenzioni rivolte a lei dalla “giovanissima parte offesa” di fronte all’ennesimo “dispettuccio”, in altri termini esasperata la bambina si era girata e si era scrollata di dosso il bimbo e le sue attenzioni non gradite.
A quel punto il bambino (ferito molto più nell’orgoglio che nel fisico) invece di sfogarsi con qualche adulto presente, ha pensato bene di chiamare il 112. Per una volta fortunatamente allarme rientrato. Insomma, questi sono i nostri bambini, quelli delle nuove generazioni, sorprendenti, spiazzanti ma soprattutto con le idee chiare.