CHIUSI DELLA VERNA (AR) – Borghi, teatro e natura si uniscono nel primo appuntamento del progetto “AnfiTeatro Naturalis”. La data fissata sul calendario è domenica 15 settembre quando, alle 16.30, il nuovo anfiteatro naturale in parco Martiri della Libertà di Chiusi della Verna diventerà lo scenario dello spettacolo “Buffoni all’inferno” della compagnia Stivalaccio Teatro che permetterà di assistere a una vera e propria commedia dell’arte tra maschere, sorrisi e sghignazzi. L’evento, adatto a tutte le età, è a ingresso gratuito ed è promosso dall’associazione culturale Noidellescarpediverse in collaborazione con rumorBianc(o), con la direzione artistica di Samuele Boncompagni e Chiara Renzi.
Domenica 15 settembre sarà la tappa inaugurale del progetto triennale “AnfiTeatro Naturalis” che proseguirà poi nell’estate del 2025 con un festival e che troverà il proprio compimento nel giugno del 2026. In questo periodo verranno proposte un totale di undici azioni culturali tra spettacoli di nuova drammaturgia con compagnie professionistiche di livello nazionale, produzioni site specific pensate appositamente per Chiusi della Verna, laboratori teatrali, workshop, talk e attività artistiche dove coinvolgere l’intero tessuto locale per andare a promuovere le bellezze naturali, storiche, culturali e paesaggistiche del territorio. «Siamo entusiasti di dar vita al progetto “AnfiTeatro Naturalis” a Chiusi della Verna – commentano all’unisono i direttori artistici Boncompagni e Renzi, – che unirà il potere del teatro con la bellezza incontaminata di un borgo che porta in sé un’eredità millenaria e un profondo legame con la natura. Il programma si svilupperà in sintonia con le caratteristiche uniche del territorio, riducendo al minimo l’impatto ambientale e integrando l’arte con la natura, con l’obiettivo di coltivare un futuro condiviso dove la cultura diventi il fulcro di una rigenerazione sociale e ambientale. L’anfiteatro naturale di Chiusi della Verna sarà il cuore pulsante di questo festival, configurando un luogo di incontro tra artisti, comunità locale e visitatori, in cui le radici culturali si intrecciano con nuove prospettive e possibilità. Invitiamo tutti a partecipare a questo viaggio dove il teatro non è solo rappresentazione, ma diventa uno strumento di appartenenza e riflessione per trasformare e arricchire la vita di chiunque vi prenda parte».