E da alcuni giorni. L’Asl Tse “traccia” ormai la totalità dei positivi e dei loro contatti nell’arco di 24 ore. Una percentuale che è la migliore della Toscana dove la media è del 91%. Con un lavoro che in realtà è più pesante: mentre in Toscana la media dei contatti per caso è di poco superiore a 2, nella Asl Tse è tra 2,5 e 2.8.
La percentuale è 99% e non 100% a causa anche dello “sfalsamento temporale” dovuto al fatto che i casi della sera antecedenti la mezzanotte non possono oggettivamente essere tracciati il giorno stesso ma vanno alla mattina dopo.
Un lavoro che ha impegnato 184 operatori sanitari nelle tre centrali: 21 a Grosseto, 31 a Siena e 132 ad Arezzo. Nelle prime due centrali lavorano quasi esclusivamente i medici scolastici mentre in quella di Arezzo è rilevante il ruolo dei laureandi in medicina e scienze della prevenzione e scienze infermieristiche che hanno contratti con orari settimanali diversi: ragione per cui il numero di 132 scende a 88 operatori equivalenti a 36 ore settimanali.
Il perfezionamento dei protocolli di lavoro sta progressivamente portando alla chiusura delle centrali di Siena e Grosseto e al concentramento delle attività in quella per l’intera Asl che è stata attivata nel polo fieristico di Arezzo.
“Ormai da alcuni giorni – commenta Maurizio Spagnesi, Direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl Tse – tracciamo tutti i nostri casi nell’arco delle 24 ore. Determinante è stata la scelta aziendale di puntare con forza sul tracciamento. Abbiamo iniziato prima che altrove con centrali presso gli ospedali e poi, e mi riferisco al polo fieristico di Arezzo, è stata decisa l’attivazione di una grande centrale per l’intera azienda.
I risultati si sono fatti vedere presto e adesso possiamo anche contare su un’effettiva diminuzione dei casi e dei contatti, determinata dalle limitazioni alla circolazione delle persone e dalla ripresa della didattica a distanza nelle superiori e nelle ultime classi delle medie. Stiamo anche raggiungendo – conclude Spagnesi – l’azzeramento dei casi positivi anche asintomatici e con tampone negativo in attesa della certificazione di guarigione da parte del Dipartimento”.
Daniela Cardelli, Direttrice del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione della Asl Tse, spiega le ragioni del risultato della centrale : “abbiamo velocizzato i protocolli di lavoro. Un coordinatore arriva mezz’ora prima degli operatori ed “estrae” dal sistema i casi su cui farli lavorare. Tempi più veloci e materiali “puliti”.
Un caso richiede adesso tra i 50 e i 60 minuti. Abbiamo dedicato tempo ed energia al lavoro di apprendimento. Con ottimi risultati: i primi operatori non solo sanno fare il loro lavoro ma ci stanno aiutando nella fase di turoraggio dei nuovi arrivi”.
Vicini al 100″ dei casi trattati in 24 ore e allo zero per gli irreperibili. “Ormai – precisa Cardelli – ne abbiamo al massimo 1 o 2 per zona. La soluzione al problema è stata duplice: con la collaborazione dei colleghi che gestiscono Cup e prenotazioni siamo in grado di incrociare i dati e quindi di avere contatti telefonici aggiornati.
Qualora questo non fosse sufficiente, chiediamo la collaborazione dei Sindaci. In questo modo il problema irreperibili si è drasticamente ridimensionato”.