Pasolini 100, San Giovanni Valdarno celebra uno dei più brillanti e importanti intellettuali del Novecento

I due eventi di venerdì 8 e mercoledì 20 aprile, organizzati dal Comune di San Giovanni Valdarno con l’Accademia Valdarnese del Poggio, il ValdarnoCinema film festival,  il Sindacato nazionale critici cinematografici e il Masaccio d’essai, sono inscritti nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per la celebrazione del centenario della nascita di Pasolini, istituito presso il Ministero dei beni culturali

Poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano. Culturalmente versatile, Pier Paolo Pasolini si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi.

A quello che è stato uno dei più brillanti e importanti intellettuali del Novecento, il Comune di San Giovanni Valdarno ha voluto dedicare due appuntamenti che sono stati inseriti nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per la celebrazione del centenario della nascita di Pasolini, istituito presso il Ministero dei beni culturali.

“Tra i più importanti intellettuali di sempre, grande coscienza civile del Paese, mente acuta, lucidissima e lungimirante, voce spesso purtroppo inascoltata, Pier Paolo Pasolini è una delle figure più rilevanti del Novecento”, ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di San Giovanni Valdarno Fabio Franchi. “Scrittore, poeta, critico, cineasta, polemista e molto altro, è indubbiamente tra quei pochi intellettuali che hanno compreso il proprio tempo, ne hanno visto con grande lucidità gli sviluppi, ne hanno denunciato i comportamenti e le derive più deleterie, ci hanno richiamato insistentemente ad osservare la società e la politica, a contrastarne con vigore i comportamenti più nefasti, svolgendo fino in fondo, fino all’ultimo suo giorno di vita, il ruolo di coscienza critica del Paese. Un intellettuale spesso scomodo che, per coerenza verso i propri valori e le proprie idee, suffragate da una analisi puntuale e profonda della società e della attualità che viveva, non ha avuto timore o remore ad ‘andare contro’ e ad assumere con coraggio posizioni scomode rispetto all’opinione dominante, pagandone fino in fondo, a testa alta, le conseguenze, sia sotto forma di ostracismo da parte del mondo politico e di parte del mondo della cultura, sia sul piano personale. Un intellettuale la cui voce critica, di denuncia, manca particolarmente a questo nostro presente tanto complesso e difficile, quanto caratterizzato da un’opinione pubblica appiattita indolentemente sulla ‘voce dominante’ o su quello che sentiamo alla tv, senza porsi domande, senza sollevare dubbi. Una città come San Giovanni, votata alla promozione della cultura intesa come forma di sviluppo della coscienza critica e sempre sensibile nel ricordare le grandi figure di intellettuali e uomini di cultura, non poteva non tributare un omaggio a questa grandissima figura, e presentiamo adesso la prima tappa di un percorso che si svilupperà nel corso dell’anno, in più contesti, dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini. Accogliendo la proposta dell’Accademia valdarnese del Poggio di tenere a San Giovanni una nuova conferenza del ciclo ‘Visionari e/o Profeti’ (un ciclo di grande successo e interesse, che si sviluppa in tutto il Valdarno e nell’ambito del quale, esattamente un anno fa, con il patrocinio del nostro Comune è stata organizzata una conferenza su Alexander Langer), abbiamo con l’Accademia stessa condiviso l’idea di dedicarla proprio alla figura di Pier Paolo Pasolini, non solo per l’importanza che Pasolini ha in quanto tale, ma anche perché l’opera di Pasolini si è sviluppata in settori per i quali la nostra città ha una robusta tradizione, in particolare quello del cinema. Da questa idea sono nati questi due appuntamenti, che siamo orgogliosi di aver inserito nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per il centenario della nascita di Pasolini, coordinate dall’apposito Comitato nazionale istituito presso il Ministero della cultura. Due appuntamenti imperdibili, per scoprire e riscoprire un grandissimo intellettuale: un invito ad approfondirne il pensiero, ad apprezzarne la straordinaria attualità ed anche un invito ad usare il suo sguardo, il suo occhio critico, su questo nostro presente così complesso, così difficile, che troppo spesso tendiamo ad affrontare e analizzare con superficialità e a vivere con passività”.

Il primo evento è la conferenza di venerdì 8 aprile alle 17,30 a Palazzo d’Arnolfo organizzata dall’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi.

Per il ciclo “Visionari e/o Profeti” Carmelo Mezzasalma, docente di letteratura italiana e presidente onorario dell’Accademia Marsilio Ficino, guiderà l’incontro dal titolo “Pasolini e il coraggio della verità”.

“A nome del presidente Lorenzo Tanzini e del consiglio dell’Accademia Valdarnese del Poggio – ha sottolineato Simonetta Felloni, Accademia Valdarnese del Poggio – ringrazio il Comune di San Giovanni, per aver aderito ancora una volta al nostro progetto ‘Visionari e/o profeti’ con l’incontro  di venerdì 8 aprile su Pier Paolo Pasolini, e di averlo inserito nell’ambito delle celebrazioni del centenario della sua nascita. L’idea di questo progetto, iniziato ormai da un paio di anni, nasce grazie al proposito del vice-presidente, Giuseppe Tartaro, di presentare e riscoprire personaggi della storia del ‘900, che si possono configurare appunto come visionari e/o profeti: donne e uomini che hanno affrontato la realtà anche drammatica del loro tempo, e hanno dimostrato capacità di leggere i fenomeni della contemporaneità in profondità e con uno sguardo avanti nel tempo. L’uomo di oggi, infatti, mai come in questo momento sembra sentire, anche inconsapevolmente, il bisogno di confrontarsi con concreti esempi di vita di lucidi visionari, che con le loro idee, ancora attuali a distanza di molti anni dalla loro scomparsa, parlano con chiarezza e lungimiranza all’uomo di oggi, che vive in un presente incerto e segnato dall’inquietudine e dalla paura. In questa occasione parleremo di  Pasolini, uomo libero, una figura ben più avanti rispetto al tempo in cui si trovava a vivere, e forse, anche per questo, non ben compreso dai suoi contemporanei. Sarà un’occasione di approfondimento, confronto e riflessione”.

Il secondo appuntamento, organizzato in collaborazione con la Cineteca nazionale di Bologna, con ValdarnoCinema film festival, con il Sindacato nazionale critici cinematografici e il Masaccio d’Essai, sarà la proiezione di mercoledì 20 aprile alle 21,15 al cinema Masaccio, di quello che è tra i più bei film di Pasolini: “Il Vangelo secondo Matteo”, in edizione restaurata.

Introdurrà la serata Marco Luceri, critico cinematografico del Corriere della sera e direttore artistico del ValdarnoCinema film festival.

Entrambe le iniziative sono ad ingresso gratuito. Per informazioni e prenotazioni riguardo alla conferenza è possibile chiamare l’Accademia Valdarnese del Poggio al numero 055 981227 o scrivere a Info@accademiadelpoggio.it. Per la proiezione del film è possibile contattare il Masaccio d’Essai al numero 055 945189 o scrivere a cineclub.sgv@gmail.com. Per l’ingresso al cinema è necessario esibire il green pass rafforzato e indossare la mascherina Ffp2.