di Laura Privileggi
Nei giorni scorsi il Comune di Figline e Incisa ha approvato un documento proposto dai gruppi di maggioranza (ovvero: Pd, Azione per Figline Incisa e Italia in Comune) con il quale si impegna la sindaca Mugnai e la sua Giunta municipale a “promuovere una mobilitazione pubblica al fine di portare la voce della cittadinanza del Comune di Figline e Incisa Valdarno alla Politica regionale e alla Asl Toscana Centro per richiedere il ripristino delle piene funzionalità dell’Ospedale Serristori”.
“Si tratta di un evento senza precedenti nelle vicende politiche locali degli ultimi cinquant’anni. Per la prima volta dal luglio 1970 (quando si riunì per la prima volta il Consiglio regionale toscano) l’Amministrazione municipale si è schierata ufficialmente dalla parte del popolo, contro una decisione presa a suo tempo dalla Regione Toscana”.
“Al Comitato per il Serristori, prosegue la nota, non sfugge il travaglio politico e le comprensibili difficoltà che i partiti di maggioranza hanno dovuto superare per arrivare a questa presa di posizione pubblica. In questo caso va riconosciuto a queste forze politiche il merito di avere messo da parte le logiche di partito, per ascoltare la voce dei cittadini che, a migliaia, hanno firmato la petizione promossa da alcune associazioni cittadine per chiedere che il Serristori torni ad essere un “Ospedale di base”, dotato di un “Pronto soccorso di base”, con tutte le caratteristiche previste dalla legge per questo tipo di strutture ospedaliere”.
“Il Comitato Serristori conclude affermando che non intende entrare nel merito delle polemiche che hanno contraddistinto la seduta del Consiglio Comunale nel corso della quale è stato approvato il documento che chiede il ripristino del Pronto Soccorso al Serristori. Alcune considerazioni sono apparse legittime e condivisibili, altre sono risultate davvero incomprensibili, fuorvianti e strumentali. Ma non è questo il momento di portare acqua al mulino di quei noti personaggi, che da sempre tramano contro l’Ospedale di Figline. All’Amministrazione comunale chiediamo quindi di essere coerenti con il documento recentemente approvato, al fine di chiedere con grande determinazione alla Regione e alla Asl di riaprire un tavolo di trattative per modificare le decisioni assunte in contrasto con le promesse fatte all’inizio della pandemia. Alla popolazione, e alle migliaia di persone che hanno firmato la nostra petizione, chiediamo di partecipare in massa alla manifestazione per il Serristori, invitando tutte le associazioni e organizzazioni presenti sul territorio ad aderire all’iniziativa”.