La maggioranza dei contagi è tra i vaccinati, il nuovo rapporto dell’ISS

di Stefano Pezzola

Il 26 novembre 2021 è stato pubblicato il nuovo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornato ai dati disponibili al 24 novembre 2021 alle ore 12.00

Al seguente link il file pdf del documento.

In aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 112 casi per 100.000 abitanti rispetto a 88 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente.

Stabile rispetto alla settimana precedente l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,23 (range: 1,15-1,30), al di sopra della soglia epidemica.

In lieve aumento e ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, Rt=1,15 (IC95%: 1,11-1,19).

La letalità del COVID-19 cresce con l’aumentare dell’età ed è più elevata in soggetti di sesso maschile.

Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di COVID-19 rispetto ai non vaccinati.

La campagna vaccinale in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020.

Al 24 novembre 2021, sono state somministrate 94.381.085 (43.914.473 prime dosi, 45.530.428 seconde/uniche dosi e 4.936.184 terze dosi) delle 101.693.606 dosi di vaccino finora consegnate.

Verifichiamo assieme la Tabella 3) a pagina 21.

I casi diagnosticati di Sars-CoV-2 sono di 61907 tra i non vaccinati (37.7%) e 102488 tra i vaccinati (62.3%).

Le ospedalizzazioni sono state 3737 tra i non vaccinati (49.1%) e 3875 tra i vaccinati (50.9%).

I ricoveri in terapia intensiva sono 509 tra i non vaccinati (64.2%) e 284 tra i vaccinati (35.9%).

Infine i decessi sono stati 449 tra i non vaccinati (44%) e 571 tra i vaccinati (56%).

Il dato conferma che la maggior parte dei contagiati è tra i vaccinati (62.3%).

Il dato comparato alla settimana precedente conferma anche che il numero dei pazienti in terapia intensiva vaccinati con ciclo completo di due dosi sta crescendo rapidamente.

I vaccinati sono purtroppo anche la maggioranza assoluta dei decessi (56%) e si devono registrare anche tre decessi di pazienti che avevano ricevuto la dose booster.

E’ sufficientemente evidente a tutti colori che non analizzano i dati ideologizzando le loro conclusioni che non possiamo parlare di pandemia di non vaccinati, tutt’altro.

Anzi, ogni settimana ci troviamo di fronte al nuovo Report ISS che conferma in modo univoco e non contestabile che siamo di fronte alla pandemia dei vaccinati.

Secondo moltissimi studiosi una persona che ha già contratto il Covid 19 e ha anticorpi indotti naturalmente, è un miliardo di volte più protetta rispetto all’immunità indotta artificialmente dal Cominarty di Pfizer BioNTech.

Quindi – anche alla luce dei dati settimanalmente pubblicati dall’ISS – perché dovremmo continuare a vaccinare qualcuno con un farmaco che creerà anticorpi inferiori e forse pericolosi quando ho già anticorpi sani?

Proviamo un esperimento.

Se ogni essere umano sul pianeta fosse vittima del COVID-19 e non venisse trattato, il tasso di mortalità globale sarebbe inferiore al 0.05%. 

Sarebbero comunque tantissimi morti, siate d’accordo?

Tuttavia, se continuiamo a seguire le indicazioni dell’elite mondiale impegnata a vaccinare sette miliardi di persone, il tasso di mortalità potrebbe salire a due miliardi di persone.

Quindi svegliamoci, siamo di fronte ad una terza guerra mondiale di una crudeltà mai vista.

Probabilmente il piu’ diabolico attacco all’umanità della storia del mondo.