Blocco Studentesco torna sulla questione sicurezza delle strutture scolastiche. Stanotte, dopo il crollo del solaio e del controsoffitto in un’aula dell’IP Marconi di San Giovanni Valdarno lo scorso giovedì 14 settembre, l’organizzazione studentesca ha affisso uno striscione di protesta. “Queste aule ci crollano in testa” ha scritto.
Di fronte all’Istituto è stata anche posizionata la sagoma in cartone di uno studente, rappresentato dei mattoni che gli stanno sopra. Un’immagine simbolica e d’impatto, che per Blocco Studentesco sta ad indicare come solo per caso si sia evitata la tragedia. Il crollo al Marconi è infatti avvenuto giusto il giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Con una nota, il gruppo ha voluto anche rispondere ad alcune dichiarazioni di Marco Morbidelli, referente della Provincia di Arezzo:
“Constatiamo con interesse – si legge nella nota di Blocco Studentesco – il fatto che la nostra protesta abbia finalmente innalzato il dibattito sullo stato di salute delle strutture scolastiche della provincia di Arezzo, ma questo non può bastarci.
Ci atteniamo alle parole di impegno riportate dal referente della Provincia di Arezzo Marco Morbidelli (“Stiamo programmando con la massima urgenza tutti gli interventi necessari a scongiurare qualsiasi situazione di pericolo prima di riammettere i ragazzi nei locali scolastici”) e continueremo a monitorare la situazione per accertarci che tale impegno venga rispettato, siamo infatti stanchi delle troppo promesse propinateci negli anni e adesso vogliamo i fatti.
Cogliamo l’occasione per ricordare alla Provincia che al vaglio non devono essere sottoposte solamente le strutture già crollate, ma tutti i plessi scolastici di Arezzo e provincia per poter così scongiurare che riaccadano episodi come quello dello scorso giovedì. Non esiteremo a schierarci nuovamente al fianco degli studenti in caso la situazione non venisse risolta”.