Il 27 gennaio del 1945 il Campo di Concentramento di Auschwitz venne liberato dagli alleati e, per questo motivo, tale data è stata scelta dall’Onu come Giornata Internazionale della Memoria: solo il ricordo, difatti, ci consente di riflettere sugli errori commessi con l’auspicio che facciano da monito per il futuro.
Cavriglia, che reca nei cartelli di accesso al suo territorio la frase “Terra di Pace e di Memoria”, e che ha pagato un pesante tributo di sangue durante le repressioni nazifasciste del luglio 1944, non poteva certo non prevedere delle iniziative per sottolineare l’importanza ed il valore del ricordo.
Lo scorso sabato 21 gennaio alle ore 17 e 15 si è svolta al Museo Mine di Castelnuovo d’Avane la presentazione della figura di Hanna Arendt nell’ambito del percorso “La Voce della Polis” organizzato dall’Accademia Valdarnese del Poggio.
Il 27 gennaio alle ore 9 è prevista, come ogni anno, la “Passeggiata della Memoria” da Castelnuovo dei Sabbioni a Meleto, attraversando i luoghi dei massacri nazifascisti del luglio 1944. La partenza è prevista dal Sacrario del Borgo di Castelnuovo d’Avane per giungere presso L’aia Pecci di Meleto. Fondamentale per il valore ed il significato che l’evento rappresenta è la presenza, assieme alla Giunta Municipale e al Consiglio Comunale, di alcune classi degli Istituti “Dante Alighieri” e “Isis Valdarno”, i quali avranno modo di ascoltare durante il percorso letture, testimonianze e canti.
Ultimo appuntamento previsto è quello del 28 gennaio quando, al teatro Comunale alle ore 21 e 30, verrà rappresentata la piéce “Il Mio Nome è Tempesta. IL Delitto Matteotti”.
Una serie di attività che hanno lo scopo di sensibilizzare giovani e meno giovani e di infondere in loro il valore della memoria.
“Come ogni anno Cavriglia ripropone alcune iniziative per la Giornata della Memoria, tema questo particolarmente caro ad un territorio che tante ferite ha subito a causa delle atrocità della guerra. La passeggiata del 27 gennaio, assieme ad alcuni studenti, ha come finalità proprio quella di infondere in loro il valore del ricordo e del sacrifico subito da persone innocenti e che avevano la sola colpa di trovarsi in un determinato luogo scelto dalla furia assassina dell’esercito nazifascista in ritirata.” – queste le parole del Primo Cittadino Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e del Vice Sindaco Filippo Boni.