“Il Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio 16 settembre 2021, ha deciso all’unanimità l’estensione dell’obbligo di Green pass per tutti i luoghi di lavoro sia pubblici che privati, compreso lavoro domestico e volontariato . Chi non si adegua sarà sospeso senza stipendio dal 5° giorno. L’obbligo scatta il 15 ottobre e vale fino alla data di fine stato di emergenza“.
Per non dimenticate, soltanto un anno fa.
#GiornodellaVergogna.
“Da oggi migliaia di lavoratori perdono il loro diritto se non si sottopongono a un trattamento sanitario obbligatorio. Una vergogna memorabile. Non chiamatelo green pass. Chiamatela con il suo nome vero: infame tessera verde della discriminazione e del controllo totale e totalitario“.
Per non dimenticare potresti leggere le righe di cui al seguente link:
https://www.arezzoweb.it/2021/green-pass-una-misura-irrazionale-519056.html
Preme ricordare che le parole del sottosegretario alla salute Andrea Costa dell’aprile 2022: “Credo che arriveremo ad un momento in cui il Green Pass non sarà più richiesto, anche se è uno strumento che rimarrà disponibile, qualora ci fosse la necessità di affrontare una situazione, e ci auguriamo questo non accada. Però ritengo ragionevole pensare che a fine maggio, nel nostro Paese, il Green Pass potrà non essere richiesto: questo è l’obiettivo del governo”.
All’uopo forse taluni si sono dimenticati che l’obbligo vaccinale – per il momento tre dosi – ed il green pass sono sempre in vigore in ambito sanitario.
E se penso che a proposito del Certificato Verde il sottosegretario sottolineava come “sia stato utilissimo perché ha permesso di gestire la pandemia ma soprattutto ha permesso un percorso di riaperture di tutte le attività“, devo censurare le mie parole.